Facebook colpisce ancora: arriva Libra la moneta digitale

Mark Zuckerberg, lo scorso giugno, ha annunciato la nascita di Libra, la nuova moneta digitale con la quale, dal prossimo anno, sarà possibile fare acquisti online o scambiarsi somme di denaro; nel breve periodo le funzioni aumenteranno e si potranno pagare le bollette, il caffè o il biglietto della metro.

 

Il fondatore di Facebook, dopo aver acquistato Instagram e WhatsApp, cinque anni fa ha contattato David Marcus, ex presidente di PayPal e vicepresidente di Messaging Products su Facebook, dove dirige l’unità Facebook Messenger, al quale effettivamente appartiene l’idea della criptovaluta, per imprimere il suo nome anche nel mercato finanziario, con il quale però dichiara di non voler competere ma collaborare.

 

Un nome non casuale: con reminiscenze dal mondo romano, la libbra era l’unita di misura di massa, ma è anche, secondo l’inventore, il segno astrologico per la giustizia e la parola francese per la libertà. “Le persone saranno in grado di spedire, ricevere, spendere e proteggere i loro soldi, grazie ad un sistema finanziario globale più inclusivo”, si legge nel sito dedicato alla moneta.

 

Ma come funziona? È una stablecoin fiat collateralized: il suo valore, cioè, è legato a quello di una o più valute (probabilmente il dollaro Usa o addirittura un paniere internazionale). Il punto di forza insomma è la stabilità della moneta, collegata a risorse misurabili e autonoma rispetto alle banche centrali.

 

Il progetto è sicuramente importante ed ambizioso: il leader del mondo dei social media che ha riunito per l’occasione colossi dal calibro di Visa, Mastercard, PayPal, Booking, Uber, Spotify, Iliad, Vodafone e molti altri che costituiscono la Libra Association.

 

Normale è domandarsi come funzionerà. Pare di capire che le modalità di utilizzo saranno due: sulle app di chat – WhatsApp e Messenger- ci sarà un wallet integrato, il portafoglio digitale, che permetterà di scambiarsi la nuova moneta digitale ; le app partner, invece, potranno da una parte integrare Libra nei servizi di cui già dispongono e, dall’altra, svilupparne di dedicati.

 

Una mossa pensata e studiata che fonda le sue radici in un bisogno non ancora soddisfatto da tutti: la società ha calcolato, infatti, che 1.7 miliardi di persone al mondo ancora oggi non hanno un conto corrente.

 

Dopo questa novità potremo ancora definire Facebook e il regno “creato” da Mark Zuckerberg solo social networks e canali di comunicazione? L’impressione è che il colosso americano stia tracciando una strada da cui difficilmente si tornerà indietro e che cambierà per sempre il mondo dei pagamenti on line.