Google AI Mode cambia le regole del gioco

Google ha da poco introdotto una novità che potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il motore di ricerca: l’AI Mode. Ora attivo in 38 paesi, tra cui l’Italia da ottobre 2025 (presentato negli Stati Uniti già nel maggio scorso) e in grado di supportare circa 50 lingue. 

 Non si tratta solo di un restyling grafico o di una funzionalità secondaria: è un cambiamento strutturale nell’idea stessa della ricerca sul web. 

In realtà, non è un fulmine a ciel sereno, noi di MWD ne avevamo già trattato in Il filtro “Web” di Google: nostalgia o segnale del futuro?”, quando parlavamo del possibile passaggio da un web basato sui link a un web mediato dall’AI. Oggi quella trasformazione ha un nome e una forma concreta: Google AI Mode. 

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L’evoluzione di Google  

Negli ultimi anni Google ha gradualmente integrato l’AI nelle sue funzioni di ricerca: 

  • Prima con gli snippet (box informativi che mostrano risposte rapide) 
  • Poi con AI Overviews, che genera automaticamente riassunti intelligenti dei risultati.  

Fino ad oggi queste AI “potenziate” restavano affiancate alla ricerca tradizionale, non la sostituivano.  

Cos’è Google AI Mode 

AI Mode è una modalità di ricerca in cui, invece di restituire una lista di link come risultato primario, Google presenta una risposta sintetica generata da modelli di AI basati su Gemini. L’utente “conversa” con l’AI per approfondimenti: è un assistente AI al pari di Chatgpt o Perplexity, ma direttamente integrato nell’universo ricerca Google  

La tecnica chiave è la query fan-out, che scompone la domanda dell’utente in sottotemi e lancia molte ricerche contemporaneamente per costruire una risposta completa.  

Come usare Google AI Mode

  • Apri Google (desktop o mobile). 
  • Clicca sul tab AI Mode accanto alla barra di ricerca 
  • Digita la tua domanda in linguaggio naturale (anche complessa ed articolata) e inviala.  
  • Vedrai una risposta generata da AI al centro, affiancata dalle fonti utilizzate per comporre quel contenuto (sul lato destro) 
  • In basso c’è un box conversazionale per approfondire, fare follow-up, chiedere chiarimenti e continuare la conversazione 
  • Puoi caricare immagini per ottenere analisi visive o fare domande tramite microfono. 

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La vera novità di Google AI Mode 

Come spiega Google nel comunicato di lancio in Italia, 

“AI Mode è un modo nuovo e intuitivo per rispondere alle domande più complesse, articolate e di approfondimento sulla Ricerca, aiutandovi a soddisfare meglio la vostra curiosità. Grazie a una versione personalizzata dei nostri modelli avanzati di Gemini per la Ricerca, potrete porre domande più dettagliate che prima avrebbero richiesto diverse ricerche separate.” 

La vera svolta di AI Mode è la capacità di comprendere e gestire interrogazioni complesse in un’unica conversazione. Se prima un utente doveva frammentare il proprio intento in più query, ad esempio “migliori mete per un weekend in autunno”, poi “voli economici per l’Italia del Nord”, poi ancora “eventi ottobre 2025” oggi può formulare tutto in un’unica domanda. 

In questo modo, la ricerca non si limita più a fornire risultati, ma interpreta la richiesta, costruendo una risposta articolata e coerente. È un salto concettuale: Google non si limita a indicizzare il web, ma inizia a ragionare sul modo in cui le persone lo interrogano. 

Per chi utilizza già strumenti come ChatGPT o Gemini, il principio alla base di AI Mode non è una novità. Ciò che cambia radicalmente è il contesto d’uso: integrandosi nativamente nella Ricerca, Google rende l’AI generativa parte dell’esperienza quotidiana, accessibile anche a chi finora si è affidato unicamente alla ricerca classica evitando l’utilizzo di LLM 

Pro e contro  

Come ogni innovazione tecnologica, anche l’arrivo di Google AI Mode porta con sé entusiasmo e interrogativi. L’integrazione dell’AI nella ricerca ridefinisce il nostro rapporto con il web, sollevando dubbi su affidabilità, trasparenza e controllo delle fonti. 

Vantaggi di Google AI Mode

  • Risposte sintetiche e approfondite. Non è più necessario aprire decine di link, l’AI analizza le fonti e restituisce una sintesi chiara e strutturata; 
  • Ricerca conversazionale. È possibile chiedere chiarimenti, dettagli o cambiare prospettiva senza dover formulare nuove query da zero; 
  • Supporto per attività complesse. Pianificare un viaggio, confrontare prodotti, interpretare istruzioni o ottenere analisi articolate diventa più semplice e immediato; 
  • Comprensione del contesto locale e linguistico. L’AI riconosce sfumature linguistiche e culturali, adattando le risposte alle specificità di ogni Paese. 
  • Maggiore fluidità e iperpersonalizzazione. L’esperienza di ricerca diventa più naturale, continua e coerente con le esigenze dell’utente passando a un approccio sempre più one-to-one. 

In sintesi, AI Mode trasforma la ricerca in un’interazione intelligente, riducendo la fatica e il tempo necessari per ottenere risposte davvero utili.  

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Limiti e rischi di Google AI Mode 

  1. Errori e informazioni non affidabili
    I sistemi di AI generativa, per quanto evoluti, tendono a presentare come fatti informazioni sbagliate, inventate o non aggiornate. 
  2. Il rischio della ricerca zero click
    AI Mode rielabora contenuti già presenti sul web senza indirizzare traffico verso le pagine originali, creando quella che viene chiamata “ricerca zero click”. Questo fenomeno non riguarda solo l’informazione dal punto di vista critico , ma ha conseguenze economiche concrete minando gli incentivi a creare nuovo materiale di qualità. Se già con gli strumenti come AI Overviews la percentuale di utenti che cliccano sui link è calata fino al 25%, con AI Mode l’impatto rischia di essere ancora maggiore, sollevando dubbi sulla salute complessiva dell’ecosistema informativo online.Vuoi capire come creare contenuti efficaci per la ricerca AI? Leggi ““AI incontra le ricerche: come distinguersi nella Search Generativa”. Per consigli su come ottimizzare la presenza della tua azienda in AI Mode o altri strumenti di AI, contatta il team MWD: possiamo aiutarti a trasformare la tecnologia in opportunità concreta per il tuo business.

     

  3. Concentrazione del potere informativo
    Affidarsi a piattaforme controllate da pochi grandi player concentra il potere decisionale sull’informazione, alimentando ulteriormente il rischio di impigrimento cognitivo.

Conclusione 

Più che una novità tecnologica, AI Mode segna una trasformazione del modo in cui esploriamo il web, con implicazioni strategiche per utenti, aziende e creatori di contenuti. Come osserva il New York Times, “Con l’introduzione di AI Mode, Google sta di fatto cercando di stravolgere il suo modello di business tradizionale prima che lo faccia qualche nuovo rivale”. Prepara anche tu il business al cambiamento: scopri come MWD può supportare la tua azienda nell’era della ricerca AI

FAQ

Domande utili

1. Cos’è Google AI Mode?
Una modalità di ricerca che genera risposte sintetiche e approfondite basate su AI, integrata direttamente in Google.
2. Come funziona Google AI Mode?
Usa la tecnica query fan-out: scompone la domanda in sottotemi e produce risposte complete, con possibilità di follow-up e analisi immagini.
3. Quali sono i vantaggi principali?
Risposte chiare e immediate. Follow-up e conversazione naturale. Supporto per attività complesse. Comprensione del contesto locale. Maggiore personalizzazione.
4. Quali sono i limiti o rischi?
Rischio di errori o informazioni inesatte. Alimentazione e supporto al sistema “Ricerca zero click”, riduce traffico ai siti originali. Concentrazione del potere informativo, con conseguente impigrimento cognitivo degli utenti.
5. Dove e quando è disponibile?
Attivo in 38 paesi, incluso l’Italia da ottobre 2025, supporta circa 50 lingue.
6. Perché è un cambiamento rilevante?
Rappresenta un salto concettuale: Google non si limita più a indicizzare link, ma interpreta le domande e genera risposte articolate, cambiando il modo di esplorare il web.
7. Perchè ha effetti anche sulle aziende?
Le aziende devono adattare contenuti e strategie di visibilità per rimanere al passo: AI Mode può ridurre il traffico ai siti se non ottimizzati, ma offre anche nuove opportunità per emergere nelle ricerche AI.